Soda
Ad oggi molto usate anche nella miscelazione moderna sono un’importante “tassello” della cultura e della storia del beverage negli ultimi 2 secoli!
L’acqua naturalmente gassata, proveniente da sorgenti vulcaniche, era ben nota nel corso della storia e apprezzata per le sue proprietà uniche. La naturale effervescenza dell’acqua era una qualità attraente e si pensava fosse un tonico naturale, il problema era che catturare e trasportare queste acque minerali era costoso. Solo pochi luoghi fornivano acque minerali all’epoca, le farmacie erano il luogo più comune.
Il primo a produrre acqua gassata artificialmente fu l’inglese Joseph Priestley nel 1767, che scoprì un metodo per infondere anidride carbonica in acqua, quando mise una ciotola d’acqua sopra un tino di birra in un birrificio locale. L’anidride carbonica si trasferì dai lieviti della birra all’ acqua pura! Una Magia! Questo naturale processo gassava molto debolmente, ma sufficiente per rendersi conto che era possibile. Nel 1783, Johann Jacob Schweppe, nato in Germania, usò queste informazioni per inventare un dispositivo per creare acqua gassata artificialmente.
Le acque gassate attirarono rapidamente l’attenzione del pubblico date le proprietà medicinali , l’idea di poterle ricreare era innovativa per la popolazione. Queste acque artificiali alla fine si trasformarono in soda aromatizzata quando le aziende hanno iniziato ad aggiungere aromi e zucchero alle composizioni di soda.
Prima che venissero creati dispositivi per carbonare artificialmente l’acqua, le persone si resero conto che potevano duplicare la sensazione di effervescenza combinando bicarbonato di sodio e acido tartarico in acqua. Per rendere la bevanda più appetibile sono stati aggiunti succhi di frutta e aromi artificiali. Per agevolare l’effervescenza, chimicamente l’acido tartarico è andato nell’aroma e il bicarbonato di sodio nell’acqua, una volta combinati si diede vita ad una bevanda frizzante aromatizzata.
Questo fu il precursore del moderno sodapop. All’inizio del XIX secolo, i chimici continuarono a sperimentare metodi per addizionare l’anidride carbonica nell’acqua. Non avendo ancora raggiunto un livello di efficienza tale da rendere possibile un’ampia distribuzione, stava diventando di moda avere l’acqua gassata a casa. Non esisteva un metodo economico ed efficiente per l’utente finale per carbonare artificialmente l’acqua, questo problema fu risolto nel 1832, quando un inventore britannico di nome John Mathews, creò un apparato per carbonare artificialmente l’acqua in quantità adatte per farmacie e venditori ambulanti. I disegni dei macchinari di Mathews erano spartani ma funzionali, consistevano in una camera rivestita di piombo dove venivano mescolati acido solforico e polvere di marmo (carbonato di calcio) per produrre anidride carbonica.
Il gas generato veniva purificato e quindi inviato ad un serbatoio di acqua fredda. Questi macchinari, chiamati “soda fountain”,iniziarono a guadagnare l’attenzione internazionale già nel 1890, con le città di tutto il mondo che partecipavano