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Vino Italia

Rosso Puglia IGT Susumaniello Lampu 2022 Pajaru

Pajaru
Il Susumaniello “LAMPU” trae origine dal simbolo di fertilità che accompagna la cultura agropastorale dalla notte dei tempi. Il “Lampu”, dal dialetto locale “fulmine”, è quel fenomeno luminoso che presagia l’arrivo della pioggia, una benedizione per gli aridi terreni del sud della Puglia. Il Susumaniello è un vitigno forte, che nei secoli si è adattato perfettamente alla siccità del Salento.
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Pagamenti sicuri

Caratteristiche

Premiato Bio

Formato CL

CL. 75

Tipologia

Vino Rosso

Provenienza

Abruzzo

Denominazione

Puglia IGT Rosso

Uvaggio

Susumaniello

Percentuale Alcolica

15 %

Vinificazione

Lunga macerazione delle bucce per 30 giorni e una fermentazione in acciaio

Invecchiamento

Sosta per 4 mesi in tonneau di rovere Francese e Slavonia (30% legni di primo passaggio e 70% di secondo) e per ulteriori 4 mesi in bottiglia

Palato

Sentori di ribes, cioccolato e cacao arricchiti da un finale pepato

Vista

Rosso profondo e lacrime fitte e spesse sul bicchiere

Olfatto

Sentori di ribes, cioccolato e cacao

Abbinamento

Formaggi stagionati, cacciagione e carni rosse.

Il Lampu, della tenuta Paraju, è un Susumaniello la cui vendemmia avviene nella prima decade di ottobre. La vinificazione prevede una lunga macerazione delle bucce per 30 giorni e una fermentazione in acciaio. L’affinamento prevede una sosta per 4 mesi in tonneau di rovere Francese e Slavonia (30% legni di primo passaggio e 70% di secondo) e per ulteriori 4 mesi in bottiglia.  Il LAMPU si presenta di colore rosso rubino, al naso violetta e frutti rossi maturi, in particolare la prugna, mentre al palato risulta fruttato, erbaceo e tannico, con sentori di spezie e liquirizia sul finale. Grazie alla sua complessità il LAMPU è l’abbinamento ideale per primi piatti ricchi, come la tradizionale pasta in casa con salsiccia e funghi cardoncelli.

Il Susumaniello “LAMPU” trae origine dal simbolo di fertilità che accompagna la cultura agropastorale dalla notte dei tempi. Il “Lampu”, dal dialetto locale “fulmine”, è quel fenomeno luminoso che presagia l’arrivo della pioggia, una benedizione per gli aridi terreni del sud della Puglia. Il Susumaniello è un vitigno forte, che nei secoli si è adattato perfettamente alla siccità del Salento.

ANNATA 2021

- LUCA MARONI         97/100

Alla fine degli anni sessanta il nonno Laurentino De Cerchio, in uno dei suoi tanti viaggi in Puglia come commerciante di vino, si imbatté in una famiglia di pastori mentre al ciglio di una strada sostava con la sua macchina in panne. I pastori lo aiutarono a rimettere la macchina in moto e gli chiesero di accompagnarli nella loro abitazione poco distante, passando accanto a dei bellissimi vigneti che poi si scoprì essere di loro proprietà. Arrivati nel Pajaru, una costruzione rurale tipica del Salento, i pastori gli offrirono un bicchiere di vino ed un pezzo di formaggio pecorino, entrambi prodotti da loro, e gli chiesero cosa lo portasse in quell’allora remota zona del Sud Italia. Nonno Laurentino gli disse che era alla ricerca del più bel vigneto della Puglia, per produrre un vino unico. I pastori confabularono nel dialetto locale, lasciarono improvvisamente la stanza e rientrarono qualche minuto dopo. Poche parole ed una stretta di mano e così nacque la Tenuta del Pajaru, in omaggio a quella famiglia di duri lavoratori che diede l’opportunità a nonno Laurentino di continuare a coltivare il suo sogno.
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