Valpolicella Classico DOCG della cantina Corte Volponi è il vino icona della Valpolicella. Le uve crescono su terreni argilloso-calcarei di origine morenica. Parte di esse (Corvina e Corvinone) sono allevate tradizionalmente a Pergola veronese, con una densità di 3000 ceppi per ettaro. Parte (Rondinella) sono allevate a Guyot con una densità di 4000 ceppi per ettaro. Le uve ben mature, vengono raccolte a mano in piccole cassette tra la fine di settembre e la prima decade di ottobre. Dopo la pigiadiraspatura, le uve sono vinificate tradizionalmente “in rosso” con una macerazione di 10-12 giorni, in acciaio inox, a temperatura controllata inferiore ai 26 °C. Il mosto subisce rimontaggi e délestages quotidiani per un’ottima estrazione di tannini e di colore. Il vino matura per 4 mesi in vasche d’acciaio, affina altri due mesi in bottiglia prima della sua commercializzazione. Valpolicella Classico DOCG è un vino fresco, morbido, dal colore vivace e dalla spiccata versatilità. Versatile nell’abbinamento gastronomico, dai primi piatti di zuppe tradizionali, tipo pasta e fagioli, a secondi piatti di carne e formaggi leggermente stagionati, a pasta dura. Un vino incredibile da apprezzare nella sua semplicità.
Dieci anni fa, Fabio e Paolo Zenato, forti della loro conoscenza ed esperienza, decisero di allargare la loro tenuta, fino a quel momento incentrata sui vini bianchi di qualità nella zona del Lugana DOC. La famiglia decise così di gestire 5 ettari di vigneto a Negrar, un piccolo comune nel cuore della Valpolicella Classica, nel Veneto occidentale, tra la città di Verona e il Lago di Garda. “Rimanere in sintonia con Madre Natura e garantire il massimo rispetto del territorio rappresenta il fondamento della nostra filosofia aziendale. Abbiamo imparato ad avere il Massimo rispetto del territorio da nostro nonno Gino Zenato, il quale fondò Le Morette a Peschiera del Garda nel 1960. Nei nostril vigneti in Valpolicella applichiamo gli stessi principi di sostenibilità per garantire la massima fertilità
del suolo senza l’utilizzo di alcun fertilizzante di sintesi, gestendo l’irrigazione con un sistema esclusivamente a goccia e praticando l’inerbimento dei vigneti affinchè le fioriture attraggano il maggior numero possible di insetti a beneficio della biodiversità e dell’equilibrio vegetativo” Fabio e Paolo Zenato.